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Prototipazione digitale e Industria 4.0 Il punto sulle metodologie di simulazione per le applicazioni fluidodinamiche in ambito industriale.

Seminario di sensibilizzazione promosso da Ordine degli Ingegneri e NAFEMS International.

Lo scorso 31 ottobre si è svolto presso il centro congressi Santa Elisabetta del Campus, il seminario di sensibilizzazione “La CFD nella Simulazione Ingegneristica” organizzato da NAFEMS, e dalla Commissione Meccanica-Industriale Ordine degli Ingegneri di Parma.

NAFEMS (The International Association for the Engineering Analysis Community) è una associazione internazionale senza scopo di lucro e svincolata da qualsiasi logica commerciale, la cui missione è quella di promuovere l’impiego corretto ed affidabile delle Tecnologie di Simulazione Numerica nelle applicazioni ingegneristiche. L’associazione, fondata nel 1983, è oggi un punto di riferimento in molti paesi.

Il workshop è iniziato, secondo la tradizione inglese, al suono della campana del NAFEMS, per la quale ha portato il proprio saluto il presidente internazionale, l’Ingegnere inglese Tim Morris, che ha ricordato la mission del NAFEMS: “garantire promozione tecnologica, formazione metodologica e informazione imparziale e qualificazione delle tecnologie software”.

Per l’Ordine degli Ingegneri è intervenuto l’Ing. Matteo Vettori, consigliere dell’Ordine e coordinatore della commissione meccanica-industriale. Nel suo intervento Vettori ha sottolineato l’importanza, come in questa occasione, di un confronto continuo tra ingegneri professionisti e dipendenti, e aziende. “La condivisione di esperienze professionali, risultati e best-practice è strategica per la promozione delle nuove tecnologie, specialmente nella progettazione, dove gli investimenti tecnologici ed in conoscenza sono spesso difficili da comunicare in termini di ritorno di investimento. Giornate come queste fanno indubbiamente crescere il settore e sono di stimolo per le aziende ad un continuo sviluppo tecnologico”.

Dopo i saluti i lavori sono entrati nel vivo grazie alla presentazione introduttiva dell’Ing. Francesca Iudiciello, di Ford Motor Company, e moderatore dei lavori. La fluidodinamica computazionale, più nota come CFD, è una disciplina ingegneristica che vede l’analisi numerica applicata allo studio dei fenomeni di moto dei fluidi e di scambio di calore. Per definizione multidisciplinare, coinvolge l’ingegneria, la fisica, la matematica e l’informatica, applicate allo sviluppo di strumenti (software) di calcolo. Attraverso una interfaccia è possibile agli utenti descrivere il caso di studio, attraverso la definizione geometrica del problema, la scelta dei corretti modelli fisici e l’applicazione delle opportune condizioni al contorno, che influenzano il fenomeno fisico oggetto di studio. Una specifica parte del software, chiamata “solutore”, risolve dunque le equazioni proprie del problema restituendo il risultato della simulazione: una previsione dei comportamenti fisici reali nelle condizioni descritte.

I lavori sono proseguiti con 7 interventi da parte di ingegneri di provenienza sia accademica, che liberi professionisti o aziende.

Per la ricerca accademica, ha parlato il prof. Carlo Cravero, dell’Università di Genova, presentando casi di collaborazione tra università e impresa il cui oggetto comune è stato lo sviluppo di modelli previsionali e di progettazione in ambito termo-fluidodinamico. Tra i lavori presentati anche una attività che ha avuto una ricaduta sul nostro territorio, riguardante il forno e le torri di rigenerazione e trattamento fumi della vetreria Bormioli.

Tra i professionisti, l’Ing. Valerio Gaioni, di Brescia, ha tenuto una interessante relazione sulle metodologie per la validazione dei modelli di simulazione. Tra i più grandi ostacoli alla diffusione del calcolo numerico in ambito industriale sono i dubbi sulla validità dei risultati ottenuti. Dimostrare e misurare l’accuratezza dei risultati di una simulazione è un’attività che impegna un po’ di tempo, specialmente in ambito fluidodinamico, ma è possibile ed esistono anche normative che ne regolano le modalità.

Infine, tra gli interventi aziendali, per l’argomento trattato in relazione al nostro territorio, il più affascinante è stato quello dell’Ing. Daniele Apparuti di Tetra Pak, che ha presentato una panoramica di casi aziendali di applicazione della simulazione CFD e non a diverse fai dello sviluppo delle chiusure (coperchi, tappi e sistemi a strappo) sulle confezioni trattate da Tetra Pak. Anche per queste applicazioni, dove il valore economico del prodotto progettato appare risibile, la simulazione gioca un ruolo importante per il cost-saving sia in fase di sviluppo che in fase di validazione, sia nell’ottimizzazione e la velocizzazione dei processi produttivi.

Terminati i lavori, la giornata si è conclusa con la prima riunione del nuovo comitato direttivo italiano del NAFEMS, formato da rappresentati aziendali, professionisti e operatori del settore. Nel consiglio sono presenti le seguenti realtà: Esteco, SRSED, Politecnico di Torino, TetraPak, BetaCAE, e-FEM, SKF, OMIQ, Ford Motor Company, Imamoter, DAB pumps, MSC software, Saipem Energy, Piaggio, Enginsoft, UTC aerospace, Università di Triste, Università di Parma, CSPFEA, Officine Meccaniche Aeronautice e Studi professionali.

A rappresentare Parma ed i fabbisogni del nostro territorio partecipano allo steering committee il prof. Giulio Lorenzini dell’Università di Parma, l’Ing. Matteo Vettori dell’Ordine degli Ingegneri di Parma e l’Ing. Enrico Bedogni in rappresentanza dell’industria. Il ruolo del comitato sarà quello di coordinare le attività del NAFEMS sul territorio italiano, promuovendo eventi tematici e opportunità di formazione in relazione alle esigenze di utenti e aziende.