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Ha riscosso un grande successo il Seminario promosso nei giorni scorsi al cinema Astra da Inarcassa, intitolato “Una, nessuna, centomila libere professioni”.

Per l’occasione è intervenuto il Presidente Nazionale della Cassa di Previdenza per Ingegneri e Architetti liberi professionisti Giuseppe Santoro, che ha espresso la propria contrarietà alla rottamazione delle cartelle dei contributi previdenziali: “Lo Stato non ci consideri delle mucche da mungere” ha dichiarato polemicamente.

I lavori sono stati aperti dai saluti della nostra Presidente Susanna Dondi, e da Daniele Pezzali, Presidente dell’Ordine degli Architetti.

E’ fondamentale poter contare su una cassa di previdenza in grado di  adeguarsi ai bisogni, in costante mutamento, di chi svolge la nostra professione – ha dichiarato Susanna Dondi –  La sfida è quella di vivere il cambiamento come una opportunità, per svolgere in modo innovativo la nostra professione e costruire politiche di  welfare con lo sguardo rivolto al futuro.

La prima preoccupazione è rivolta ai giovani – ha aggiunto Pezzali – i più penalizzati dal calcolo contributivo delle pensioni. E’ inoltre fondamentale prendere conoscenza delle programmazioni future dell’Ente anche sul tema degli investimenti.

Gli iscritti a Inarcassa sul territorio nazionale sono 168 mila. Chi svolge la libera professione sta vivendo un momento molto difficile – ha esordito Santoro – perché l’edilizia ha fatto segnare un crollo del 40-45%. Oggi per sopravvivere, bisogna svolgere il lavoro in modo competitivo, innovativo e garantendo sicurezza e competitività. La mancanza di lavoro fa calare i redditi e di conseguenza i contributi, in vista delle future pensioni.

In futuro saremo sempre meno e sempre più vecchi – ha sottolineato Santoro – E’ quindi fondamentale che il sistema previdenziale debba avere maggiori possibilità di crescita. Il grande vantaggio di Inarcassa è che si basa sul sistema a ripartizione. In sostanza, incameriamo tutti i contributi e i profitti legati agli investimenti, in un unico grande catino, facendo anche solidarietà a chi si trova nel bisogno. La nostra cassa cuba 10,5 miliardi di euro, investiti in beni mobili e immobili. Abbiamo chiuso il 2018 con un avanzo di 400 milioni di euro, nonostante le attuali difficoltà dell’economia.

Per l’occasione sono intervenuti anche Paolo Marchesi, Consigliere della Fondazione Inarcassa, Fulvio Grignaffini, delegato Inarcassa per l’Ordine degli Ingegneri, e Ilaria Barbacini, delegata Inarcassa per l’Ordine degli Architetti.