Criteri Ambientali Minimi (CAM) nell’ambito stradale ed infrastrutturale. Consapevolezza sulle modalità applicative tra gli operatori del settore.

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Parma, sempre attento alle normative e alle innovazioni cruciali per la qualificazione professionale dei propri iscritti, ha organizzato un seminario dal titolo: “I Criteri Ambientali Minimi: obblighi per le Pubbliche Amministrazioni e consapevolezza per i Professionisti”. L’evento si è tenuto presso la sede della Provincia di Parma, con l’obiettivo di creare una visione comune tra liberi professionisti ed enti sul territorio.
Il Presidente dell’Ordine, Claudio Ferrari, ha spiegato: “Obiettivo di questo evento è fare un po’ di chiarezza sui Criteri Minimi Ambientali (CAM), dando le prime indicazioni agli ingegneri che, come progettisti esterni incaricati o come funzionari delle stazioni appaltanti, si trovano a doverli applicare”. In particolare, è stata sottolineata l’importanza di una maggiore sensibilità tra gli operatori del settore per diffondere la consapevolezza sulle modalità applicative dei CAM nell’ambito stradale ed infrastrutturale. Questo è fondamentale per migliorare le prestazioni ambientali dei prodotti da costruzione e stimolare il mercato verso prodotti con minore impatto ambientale.
L’ingegnere Simona Berzieri, funzionario tecnico del Settore Viabilità e Infrastrutture della Provincia di Parma, ha poi evidenziato che il corso è nato dalla volontà di un confronto tra stazione appaltante e professionisti esterni. “Il codice degli appalti lo richiede e noi dobbiamo richiederlo a nostra volta ai professionisti e alle imprese. Purtroppo, spesso il direttore dei lavori non sa come verificare questi criteri. L’incontro ha voluto essere una delucidazione per estrapolare quali siano questi criteri e come applicarli in maniera pratica”.
A questo proposito, l’ingegnere Gianpaolo Monteverdi, dirigente del Settore Viabilità e Infrastrutture ed edilizia scolastica della Provincia di Parma, ha aggiunto: “A breve entreranno in vigore i criteri minimi ambientali per le opere infrastrutturali, quindi le PA dovranno adeguare i propri capitolati tecnici a questa nuova impostazione che, come dice il nome, è improntata a una gestione dei cantieri edili e stradali più rivolta all’ambiente rispetto al passato e i professionisti, nelle loro relazioni tecniche e nei loro progetti, dovranno tenerne conto”.
La maggiore difficoltà risiede negli ulteriori oneri documentali imposti dalla normativa, che richiedono una quantità di documentazione maggiore rispetto al passato. Il decreto legislativo 36 del 2023, in particolare l’articolo 57, ha rafforzato l’obbligatorietà dei CAM, sebbene fosse già prevista con attenzione all’ambiente nel precedente codice.
Il seminario, cui hanno portato i propri saluti anche il neo Presidente della Provincia Alessandro Fadda e il Segretario generale Luigi Terrizzi, è andato quindi nella direzione di una maggiore consapevolezza e applicazione dei Criteri Ambientali Minimi, contribuendo così al miglioramento delle pratiche sostenibili nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture.