Prevenzione e sicurezza sul lavoro. Ferrari: “Occorre formazione, passione e rispetto della dignità del lavoro. Le regole da sole non bastano”. Magri: “Coinvolgere e informare anche i Committenti”
“Cultura della formazione, passione per la propria professione e rispetto della dignità del lavoro, sono aspetti fondamentali perché vi sia una reale efficienza in termini di sicurezza degli operatori, nei luoghi più a rischio, come lo possono essere i cantieri”. A sostenerlo, nella convinzione che le regole, soprattutto se sovrabbondanti e di difficile applicazione, da sole non bastano come leva di prevenzione, è il Presidente dell’Ordine degli ingegneri di Parma, intervenuto durante un seminario, organizzato presso il Centro Servizi Edili, dedicato al tema “La prevenzione in edilizia ed il piano mirato di prevenzione nel PP7 della Regione Emilia Romagna”.
Ad aprire l’incontro Alberto Franchi – Direttore SPSAL Aziendale – Ausl di Parma che ha presentato “Il Piano Nazionale della Prevenzione e il Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025”, che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre gli infortuni legati alla caduta dall’alto nei lavori sui ponteggi e prevede la diffusione e l’utilizzo del Documento di Buone Pratiche, prodotto dal Gruppo Regionale Edilizia, e delle liste di autovalutazione in esso contenute, quale strumento di monitoraggio da parte dell’azienda sui propri rischi e sulla necessità di adeguamenti in tema di sicurezza. Questi ultimi sono stati illustrati da Francesca Lovisatti – Responsabile Area Disciplinare Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dello SPSAL Aziendale – Ausl di Parma PP07. “Fermi restando il ruolo e le funzioni dello SPSAL, che si occupa appunto di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, con questa iniziativa ci si apre al concetto di assistenza, ovvero fungere da trait d’union tra normative e imprese chiamate ad applicarle, anche al fine di raccogliere dati (grazie a schede di autovalutazione e alla collaborazione di diversi attori che ne sensibilizzeranno la compilazione) che negli anni 2024-25 verranno analizzati, per una fotografia del reale su cui tarare iniziative mirate”.
Tra gli altri relatori anche Diego Rossi, Direttore Cassa Edile di Parma che ha il compito di verificare la regolarità contributiva dell’imprese iscritte, ma anche di collaborare ad iniziative a beneficio del settore, e Andrea Zanni, Direttore Centro Servizi Edili di Parma, Promozione e ricerca della sicurezza in edilizia, che ha posto l’accento sulla cultura della formazione che andrebbe trasmessa già nelle scuole dell’obbligo.
A portare il contributo dell’Ordine degli Ingegneri, che supporterà con favore la divulgazione dell’iniziativa, è stata Gabriella Magri, consigliera e referente della Commissione sicurezza. In particolare la consigliera ha sottolineato che “sarebbe stata auspicabile, per gli ordini e i collegi professionali, la possibilità di poter dare qualche suggerimento, durante i lavori del gruppo di lavoro regionale e augurando per il futuro un maggior coinvolgimento in un’ottica collaborativa”. Parlando delle morti sul lavoro, la Magri ha poi citato il Presidente Mattarella che solo pochi giorni fa le ha definite “una ferita dell’animo e una ferita della società”, e ha citato il sindacalista Landini che dice “è evidente che qualcosa non funziona e che va cambiato il sistema”. Secondo la consigliera, la mancanza di un meccanismo premiante incide fortemente sul tema, la letteratura ci dice che riconoscere e premiare chi lavora bene innesca un meccanismo virtuoso. Il TUSL D.L.vo 81/08 è un decreto complesso e variegato, con un articolato che tende a “punire e sanzionare”, questo rischia di far sentire ogni soggetto inadeguato e incapace di ottemperarvi, cosicché ogni ispezione o controllo viene vissuta con rassegnazione. Ben venga dunque l’approccio di “assistenza” che appartiene a questa iniziativa e che valutiamo davvero come azione innovativa dello SPSAL. Riteniamo, in aggiunta, si debba estendere la ricerca e la necessità di formazione/informazione anche ai committenti che, pur essendo i primi referenti e pur essendo tenutari delle scelte, spesso ignorano i più basilari principi sicuristici. Infine, con particolare riferimento ai ponteggi, riteniamo necessario considerare tra i parametri anche la reale economia che deve essere messa a disposizione, poiché si tratta di un’opera provvisionale “dinamica” soggetta a continui cambiamenti e relativi ripristini”.